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Call for papers - Call precedenti

 

Call for papers

per la Rivista «Storia Antropologia e Scienze del Linguaggio» n.1-2 2021 sul tema “Antropologia e Letteratura”. 

La scadenza per la presentazione dei saggi è il 30 giugno 2021; la lunghezza dei saggi è non più di 10 cartelle.

In un momento in cui la crisi pandemica ha messo in evidenza la fragilità del nostro sistema, le ingiustizie e le disuguaglianze sociali, ci sembra sempre più necessaria una riflessione critica e storico-antropologica intorno al tema Come gli uomini si raccontano e come costruiscono la storia attingendo alle forme di espressione letteraria. Questa riflessione ci permetterà di misurare l’importanza della responsabilità individuale nella storia, costruita, pensata e narrata dagli uomini.

Nell’attitudine umana di raccontarsi, infatti, si esprime “l’immaginazione produttiva” kantiana, un prodotto intellettuale capace di interpretare la vita, di riflettere sulla condizione umana e capace anche di immaginare, e a volte lottare, per realizzare un mondo diverso.

La riflessione intende collocarsi nel solco di un neoumanesimo attivo, che metta in primo piano il valore dell’uomo e della dignità della vita umana, e che miri a salvaguardare come patrimonio culturale non solo i fatti umani accaduti e sofferti, ma anche l’interpretazione e la rappresentazione simbolica che ne è scaturita.

L’invito è ad esplorare gli elementi compositivi dei testi nei diversi generi letterari di poesia e prosa (narrativa, autobiografia, memorialistica, storiografia, etnografia, diritto), considerando il fenomeno estetico- letterario soprattutto come prodotto storico- antropologico.

P.S. I saggi presentati, prima di essere pubblicati, saranno oggetto di dibattito seminariale in modalità online.

I saggi dovranno essere inviati, insieme con l’abstract (6 o 7 righe) e 5 parole chiave, a    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

“Storia, antropologia e scienze del linguaggio” (SASL) intende dedicare una riflessione articolata sul tema “ Il Mediterraneo crogiuolo di popoli  - ponte e frontiera, presente e passato.                             

Storia, antropologia, archeologia sono le grandi modalità del confronto, vie che conducono al necessario e inevitabile distacco da sé per avvicinarsi a culture che non sono le nostre, e con le quali possiamo interagire riducendo le rispettive diffidenze nella convinzione del carattere storico delle civiltà mai conquistate una volta per sempre, ma intese come problemi eternamente nuovi che i loro protagonisti devono affrontare e risolvere. 

Per questa auspicabile strategia è indispensabile ripensare il plurimillenario contributo alla reciproca conoscenza di viaggiatori, storici, filosofi, commercianti, migranti (e anche corsari) che hanno attraversato il Mediterraneo, amandosi e tiranneggiandosi.

Se la conoscenza degli altri è l’unica via per conoscere se stessi, e “le esperienze etnografiche, come scrive Lévi-Strauss in “Tristi Tropici”, spogliano i nostri usi di quella evidenza che il fatto di non conoscere altri, è sufficiente ad attribuire loro”, la compresenza ravvicinata delle diverse genti del Mediterraneo, multietnicoe meticcio, rappresenta la migliore scenografia dove sperimentare la validità di questa tesi.               

In tale contesto si invitano antropologi, bioeticisti, economisti, filosofi, geografi, linguisti, storici a partecipare inviando i propri contributi - che saranno valutati da peerreferees -  entro il 3 settembre, 2018.

I saggi – di lunghezza massima 10 cartelle – dovranno essere inviati, insieme con l’abstract (6 o 7 righe) e 5 parole chiave, a    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

The magazine ”Storia antropologia e scienze del linguaggio” (“SASL”) calls a reflexion on the theme “TheMediterranean – bridge and border, past and present– “

History, anthropology, archeology are the great modalities of comparison, ways that lead to the necessary  and inevitable detachment from onself to approach  cultures that are not ours, and with whichwe can interact by reducing the respective distrust in the conviction of the historical character of the civilizations never conquered once and for all, but understood as eternally new problems that  their protagonists must face and solve.

For this desirable  strategy it is essential to remember the millennial contribution to mutual knowledge of travelers, historians, traders, migrants (end even privateers) who have passed through the Mediterranean, loving each others and  tyrannizing themselves.

If the knowledge of others is the only way to know oneself and “the ethnographic experiences, as Lévi-Strauss writes, strip our uses of that evidence the fact of not knowing others is sufficient to attribute them”, the proximity of the different people of the multi-ethnic and mixed Mediterraneanrepresents the best scenography where to experiment  this thesis.

In such contextwe invite anthropologists, environmentalists, philosophers, geographers, linguists, historians  to partecipate in the papers , that will be evaluated by peer referees, by 3 September 2018.

The papers - of maximum lenght 10 sheets-  will be sent, together with the abstract (  6 or 7 lines)  and 5 keywords,  to Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. om